Il bagno: parliamo di un ambiente che, ancora più degli altri, è progettato per assicurare benessere e comfort. Non per questo, va detto, va trascurato lo stile, riponendo grande attenzione nella scelta dei materiali, delle finiture, delle forme dei colori, senza dimenticare né i trend del momento, né i capisaldi del design. L’ambiente bagno deve essere funzionale e bello, e deve riuscire a esserlo a lungo.
Va detto che, fino a qualche anno fa, i designer e gli architetti non riconoscevano, nella maggior parte dei casi, una grande importanza alla stanza da bagno, ambiente che veniva oscurato da tutti gli altri, a partire dal living. E poi? Poi il tema progettuale del benessere è diventato centrale, con il bagno che è divenuto all’improvviso – e finalmente – uno spazio da vivere. Non a caso: è proprio il bagno che ci dà la buonanotte la sera e il buongiorno il mattino seguente!
Gran parte di questa attenzione è finita per concentrarsi sulla doccia, con non poche evoluzioni negli ultimi anni: in tutti i casi, questo angolo è diventato il fulcro di questa stanza. Tra i trend del momento, sfogliando le riviste di design e guardando agli ultimi saloni, ce n’è certamente uno particolarmente interessante, che vede le docce diventare sempre più simili a delle stanze. Che cosa significa?
Dire che le docce diventano delle stanze significa prima di tutto dire che le docce hanno iniziato a diventare più grandi. Certo, questo non è sempre possibile, men che meno nel nostro Paese, in cui i bagni sono spesso grandi tra i 4 e i 6 metri quadrati. Ciononostante, è in aumento la fetta delle persone che scelgono di affidare maggiore spazio al bagno e quindi alla doccia, per avere a disposizione una superficie tale da rendere il box doccia effettivamente vivibile, lontano anni luce dalle cabine “sacrificate”.
Oltreoceano le chiamano così: walk-in shower. Si tratta di docce ampie, spaziose, le quali fanno a meno della porta. Possono avere una parete vetrata, possono essere realizzate con un tramezzo, ma avranno sempre almeno una parte aperta, così da non separare completamente la doccia dal resto dell’ambiente. In questo modo la doccia diventa – anzi, resta – un tutt’uno con il bagno. Le soluzioni migliori in questo caso sono quelle che prevedono un continuum tra interno ed esterno, con stesso colore di pavimento e pareti, per un bagno estremamente moderno e sobriamente minimal, da esaltare magari con un generoso soffione doccia a parete.
Ma a far diventare le docce delle stanze sono soprattutto i piatti doccia a filo pavimento, l’ideale per le docce di grandi formati. Tutto dipende, ovviamente, dal solaio: non tutti i pavimenti permettono infatti di optare per questa soluzione. Di sicuro però i piatti doccia a filo, senza porte, senza rialzi, senza gommini o soglie di sorta, assicurano un risultato estetico di altissimo livello, soprattutto se completate con delle lastre di vetro a chiudere uno dei due lati.